Ricordo di Amalia Signorelli




Il 25 ottobre 2017 è morta a Roma Amalia Signorelli, antropologa e accademica nelle Università di Urbino, Napoli e Roma. Antropologa di fama internazionale, è stata autrice di studi e testi pioneristici sui processi di mutamento culturale nell’Italia meridionale, sui fenomeni delle migrazioni, sul clientelismo e la condizione delle donne. Laureata con il grande etnologo Ernesto De Martino, Amalia Signorelli fece parte della sua equipe di ricerca sul tarantismo di Puglia. Tra i fondatori dell’antropologia urbana, ha scritto testi metodologici che hanno contribuito a renderla disciplina autonoma. Sul fronte accademico, Amalia Signorelli è stata professoressa ordinaria alla Federico II di Napoli, dove ha diretto il centro di ricerca audiovisiva sulle culture popolari, docente all’Università di Urbino, a La Sapienza di Roma, a l’Ecole Haute Etudes de Sciences Sociales di Parigi e nel Departamento de Antropologia de la Universidad Autònoma Metropolitana di Città del Messico. È stata anche consulente dell’Unione europea e dell’International Labour Organization per l’emigrazione. Negli ultimi anni ha fatto sentire la sua voce nel dibattito politico: è stata opinionista battagliera, libera ed indipendente in programmi televisivi e sulle colonne di testate nazionali e riviste internazionali contribuendo alla divulgazione dell’antropologia culturale ed al confronto su tematiche politiche