Concorso DS: dal Piemonte alla Calabria monta la protesta



Leggendo alcuni articoli pubblicati su vari siti web che si occupano di scuola, emerge con toni particolarmente accesi, la protesta di tutti quei docenti bocciati alle prove scritte da una valutazione, ritenuta a più voci, di una ingiustificata severità.





Nella rubrica di Tecnica della Scuola “ I lettori ci scrivono “  dal Piemonte arriva una lettera di Maria Vitale che dice: “ Sono profondamente amareggiata per l'esito delle prove scritte del concorso a dirigente scolastico. .Si era tanto parlato di trasparenza e di criteri oggettivi di valutazione. .Ma in Piemonte di questi criteri nemmeno l'ombra!!! Vogliamo parlare anche delle avvenute dimissioni di un commissario e del presidente della commissione? Gatta ci cova....Personalmente farò ricorso vista la palese ignoranza dell'art.12 D.P.R. n. 487/1994 e invito i colleghi a fare altrettanto!| Basta con le prese in giro e i santi in paradiso”. Sempre di Santi in Paradiso si parla in un’altra comunicazione pubblicata su OrizzonteScuola, dove un  gruppo di docenti firmatari composto da Giuseppe Cinquegrana (docente lingua inglese IPC Vibo Valentia ) , da Marcella Mellea (docente lingua Inglese – Docente Formatore Istituto Magistrale Vibo Valentia), da Antonio Natale (docente di Lettere e vice preside Istituto Magistrale di Vibo Valentia), da Giuseppina Mignolo (docente di Spagnolo SMS “Garibaldi” di Vibo Valentia), da Vincenzo De Filippis (docente di Matematica IPC Vibo Valentia – Docente formatore per docenti), da  Onorato Passarelli (Docente di Informatica Itis di Vibo Valentia) Giuseppe Cimadoro (docente di Chimica e Fisica Itis di Vibo Valentia), da Rosalba Principato (docente di Lingua e Civiltà Inglese- Vibo Valentia), da Antonietta Cozza (docente di Lettere – Vibo Valentia) Rosalba Gaglianò (docente di Lettere – Liceo Classico Nicotera), da Bruno Nardo (Scuola Media statale- Vibo Valentia), da Loretta Carnovale ( docente di lingua e Civiltà Inglese – IPSIA di Vibo Valnetia) ed altri., esprime tutto il suo dissenso verso delle procedure concorsuali non all’altezza della situazione. Quanto riportato definisce l’attuale situazione di un concorso che si vuole portare a termine ad ogni costo e con qualsiasi pretesto, perché sono troppi gli interessi nascosti, che ingenerano scontento e proteste ad ogni latitudine dello stivale italico.

Aldo Domenico Ficara