Un secco no alla chiamata diretta degli insegnanti

di Sara Valmaggi – 13 aprile 2012 – 11:01

No a scorciatoie sulla chiamata diretta degli insegnanti. Con tutto il Pd in Consiglio abbiamo detto un no convinto all’articolo 8 del progetto di legge sulla crescita, lo sviluppo e l’occupazione. Questo perché convinti si tratti di una forzatura poco rispettosa dell’ordinamento attuale, che rischia di ledere i diritti fondamentali degli insegnanti.





Formigoni e la sua giunta hanno voluto ancora una volta fare una dannosa fuga in avanti, approvando una norma che ha più un valore simbolico che di merito, che ho chiesto, con tutto il Pd, più volte di stralciare dal progetto di legge, ma senza risultato. Certo è vero che sarebbero necessarie nuove e più plausibili modalità di reclutamento degli insegnanti, ma non ottenute con norme pasticciate. Regione Lombardia, invece di collaborare a modificare concretamente e virtuosamente la normativa nazionale, ha scelto ancora una volta di agire da sola, ponendosi al di fuori di percorsi condivisi.
Grazie ai nostri solleciti, siamo riusciti ad attenuare l’impatto della norma, a pre-vedere l’obbligo di agire solo in accordo con il Ministero e a delimitare, in modo molto preciso, i termini della sperimentazione: potrà riguardare solo gli incarichi annuali e sarà interessato solo il personale che avrebbe ricevuto l’incarico anche con la normativa previgente. Non ab-biamo potuto evitare l’approvazione della legge ma almeno l’abbiamo resa inutile

Sara Valmaggi

http://www.scuolaoggi.org/insegnanti/un_secco_no_alla_chiamata_diretta_degli_insegnanti