L’Agenda Monti per tutte le stagioni. L’inversione di rotta.

di Vincenzo Pascuzzi – 30 dicembre 2012

Sorprende l’esordio: “Bisogna prendere sul serio l’istruzione, la formazione professionale e la ricerca.” È il titolo del paragrafo relativo alla scuola – alle pagg. 9, 10, 11 - dell’Agenda Monti. Sì, lo stesso Mario Monti che è ancora, e lo sarà fino a febbraio 2013, p.m. (primo ministro) o premier italiano, cioè capo del governo in carica.

Viene da chiedergli: “ma allora fin’adesso il tuo governo non l’ha forse presa sul serio l’istruzione?” La risposta è “purtroppo sì!”, visti i risultati. Ma chi è titolare della responsabilità di questa situazione non può esordire un documento programmatico con una simile affermazione! Si dà la zappa sui piedi!





Ma forse il testo dell’Agenda Monti non è stato scritto dallo stesso Mario Monti, è stato sub-appaltato, c’è un ghostwriter?

Ancora nel testo della stessa Agenda, gratificata – pare – dall’imprimatur vaticano e perciò quasi una piccola enciclica politica, leggiamo: “C’è bisogno di invertire la rotta”. Capperi e halleluyah! Dopo tre anni e mezzo di gestione Gelmini e un altr’anno di gestione Profumo (talpa cieca negli stessi cunicoli gelminiani), qualcuno, che è addirittura il capo del governo, riconosce anche che la rotta è sbagliata, addirittura “va invertita”, non solo corretta! E il nocchiero responsabile, tal ministro Francesco Profumo, è ancora al suo posto e se ne ipotizza, o vocifera, addirittura la riconferma nell’incarico nel 2013?

Mario Monti non la conta giusta. È vero che l’Agenda è programma elettorale formulato in situazione critica, ma qualcosa va chiarito subito. È opportuno. Possibili elettori e ad ipotetici futuri alleati, questo chiarimento, dovrebbero richiederlo e pretenderlo.

Roma, 30 dicembre 2012

Vincenzo Pascuzzi