Doccia scozzese e delusione

di Vincenzo Pascuzzi - 16 gennaio 2013



Ieri mattina, ho letto sul sito del Pd il loro programma elettorale per la Scuola: "L’ITALIA GIUSTA SI PREPARA A SCUOLA".

L'inizio del documento mi ha confortato, recita così:

"SE TOCCA A NOI. La scuola non ha bisogno di grandi riforme, ha bisogno di stabilità, fiducia e risorse. Promuoveremo una“fase costituente” con una grande consultazione nazionale e riporteremo gradualmente l’investimento almeno al livello medio dei Paesi OCSE (6% del Pil), tagliando altrove la spesa statale. Il nostro obiettivo è dimezzare il tasso di dispersione scolastica e raddoppiare il numero di laureati, poiché le ricerche internazionali dimostrano che più istruzione significa più sviluppo."







Bene! Infatti, in soldoni, vuole/vorrebbe dire + 14 mld alla scuola o all'istruzione. Cioè recuperare gli 8 mld dei tagli sciagurati di Gelmini (neo-eletta maglia nera a pari merito con Profumo) e aggiungere altri 6 mld (o altri 8 mld: la media Ue non è al 6% del Pil ma al 6,2% e salirebbe al 6,4% se davvero l'Italia si allineasse ad essa). Propositi e obbiettivi precisi e chiari, positivi, ambiziosi, quasi entusiasmanti da realizzare ovviamente nei 5 anni di legislatura.

Nel pomeriggio, la delusione: mi imbatto su ItaliaOggi nell'intervista di Francesca Puglisi  titolata "Ecco l'orario lungo per i prof"!!

Delusione completa: per i contenuti assurdi, cervellotici, autoritari, calati dall’alto, ma soprattutto irrealizzabili; per la figura e il ruolo ricoperto da Puglisi nel Pd stesso (Responsabile Scuola nella Segreteria Nazionale!); per il fatto che vengono proposti in campagna elettorale, cioè sono ritenuti giusti, utili, attraenti, appetibili!

Roma, 16 gennaio 2013