L’8 maggio nasce il nuovo partito con Barca, Vendola, Ingroia, i grillini dialoganti e quel che resta di sinistra piddina

Articolo ripreso dal sito infosannio.wordpress.com



1. VENDOLA, DOPO SCHIANTO PD NUOVO CANTIERE SINISTRA
(ANSA)
– Sel e’ ”impegnata a ricostruire dalle fondamenta una nuova sinistra di governo”. Cosi’ Nichi Vendola annuncia per l’8 maggio la convocazione ”a Roma della prima assemblea di popolo per lanciare un nuovo percorso, un nuovo cantiere”, della sinistra dopo lo ”schianto del Pd”. Ma sia chiaro ”non ho mai lavorato per la scissione del Pd”.


 

2. VENDOLA, BARCA? IN CANTIERE SINISTRA TUTTI BENVENUTI
ANS
A – ”Non lavoro e non lavoravo per la scissione del Pd. A questo ci pensa qualcun altro”. Lo afferma Nichi Vendola durante una conferenza stampa, nel lanciare la ”ricostruzione dalle fondamenta di una nuova sinistra di governo”. A chi gli domanda di una possibile convergenza con Fabrizio Barca (Pd), il leader di Sel risponde: ”Tutti coloro che vogliono questa ricostruzione, soprattutto dopo lo schianto del Pd di ieri, sono i benvenuti. Ma non ci siamo mai mossi in un’ottica di vantaggio di bottega, bensi’ per un cammino comune verso il futuro della sinistra. Ci mettiamo a disposizione di tutti coloro che vogliono reagire senza rinchiudersi in un angolo di rancore”. ”Non stiamo lavorando ai fianchi del Pd per sfilare due o tre parlamentari – prosegue ancora Vendola – ma vogliamo capire dove andra’ il Pd, che e’ inciampato due volte negli ultimi due giorni per ragioni non oscure, ma perche’ due opzioni politiche diverse covano da tempo nella pancia di questo partito, coperte dalla liturgia dell’unita’.
Oggi emerge nella sua dirompenza questa divaricazione”. ”Non risponderemo – assicura Vendola – resuscitando la sinistra arcobaleno, non ci metteremo in un angolo di radicalismo. Se c’e’ chi pensa che la reazione al governissimo ci faccia scivolare nel passato, si illude. Vogliamo andare avanti”. Vendola annuncia anche che Sel ”stringera’ i tempi del percorso di adesione” al Partito socialista europeo

BARCA: INCOMPRENSIBILE PD NON APPOGGI RODOTÀ O BONINO
(DIRE) –
“Incomprensibile che il Pd non appoggi Stefano Rodota’ o non proponga Emma Bonino”. Lo scrive Fabrizio Barca su Twitter.

GIACHETTI: DOV’ERA BARCA NEI 5 SCRUTINI PRECEDENTI?
(DIRE) “
Qualcuno avvisi Fabrizio Barca che siamo al 6 scrutinio. Dov’era nei 5 precedenti quando poteva servire cosi’ autorevole presa di posizione?”. Lo scrive su twitter Roberto Giachetti, deputato Pd.

3.I DISSIDENTI PIDDINI IMPALLINANO PRODI. E RENZI CAPISCE: IL PD NON POTRA’ MAI E POI MAI ESSERE SUO

Scrive Maria Teresa Meli per “Il Corriere della Sera”: La mancanza di una guida pesa, eccome se pesa, sul Partito democratico. In mattinata il segretario ha accennato alle sue dimissioni: «Finite le votazioni per il presidente della Repubblica mi prenderò le mie responsabilità e trarrò le dovute conseguenze». Non pronuncia quella parola – dimissioni – solo perché in una situazione disastrata prima del voto su Prodi quel termine è impronunciabile.
Chi sarà il reggente? Enrico Letta, si vocifera. Ma il diretto interessato fa finta di niente. È chiaro, però, che il vice segretario sarà alla fine costretto a reggere la baracca finché non arriva il nuovo leader. Sarà Matteo Renzi, pensano in molti. E in tanti cercano di evitare questo esito impallinando Romano Prodi nel segreto dell’urna.
Era il candidato del sindaco di Firenze, merita la batosta: è un segnale al primo cittadino del capoluogo toscano perché capisca che il Pd non potrà mai e poi mai essere suo. Segnale ricevuto e incassato. Insieme alle voci, messe in moto ad arte, che lo vogliono come il vero autore dello scherzetto a Prodi. Non è colpa di Renzi, è ovvio, che, anzi è la vittima di questa ennesima manovra congressuale del Partito democratico.  (dagospia.com)

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