Cominciamo con il riportare due intercettazioni
telefoniche, la prima: “ 'Se tu ti vuoi
prendere gli esami senza fare un ca@@o.. e..senza problemi, allora bisogna
andare praticamente a minacciare...non c'e' niente da fare è così .è
questo il sistema... quello si caca di sotto, è tutto la il
discorso...bisogna andare a minacciare...bisogna andare a minacciare e saperlo
fare...perche altrimenti, sei fottuto'';
la seconda: 'questo è un amico..un..cosa..vediamo che possiamo fare '''.
Questi
sono due dialoghi intercettati della Dia, riguardanti alcuni esponenti della 'ndrangheta che condizionavano
gli esami all'Università di Messina,
corrompendo o in altri casi intimidendo i professori. Un filone
d'indagine riguarda l'ipotesi di voto di scambio per un politico locale che avrebbe
avuto appoggi elettorali della 'ndrangheta in occasione di una sua candidatura
alle regionali siciliane. Le accuse contestate a vario titolo sono associazione
per delinquere aggravata dal metodo mafioso finalizzata alla corruzione, al
traffico illecito di influenze, al millantato credito, al voto di scambio e ad altre
gravi irregolarità con la pubblica amministrazione. L'indagine
era stata avviata nel luglio dell'anno scorso, alla vigilia degli esami di ammissione
alle varie facoltà dell'Università di Messina