Piero Angela risponde sull'adeguatezza dei programmi scolastici per un’efficace divulgazione del sapere scientifico




Secondo lei i programmi scolastici italiani sono adeguati per un’efficace divulgazione del sapere scientifico?



A scuola si insegnano le scienze, la biologia, la fisica, la matematica, la chimica, ecc., ma non si insegna la scienza, cioè i metodi, che sono la cosa più bella della materia. La scienza è sfida, bisogna sempre dimostrare quello che si dice, bisogna formare un metodo corretto e dimostrabile. C’è poi il piacere di cercare, di scoprire, non è che sapendo che 6 per 8 fa 48 si riesce a scoprire la formula dell’acido solforico. La scienza spiega non solo la vita, i fenomeni naturali, l’evoluzione, ma incomincia a spiegare che cosa è il comportamento, il cervello, cosa c’è dentro la materia.





Poi bisogna dire ai giovani che la scienza affronta temi cruciali dell’umanità che fino a poco tempo fa si pensava appartenessero esclusivamente alla filosofia, come per esempio “chi siamo?” o “da dove veniamo?”. È compito della scienza oggi rispondere a queste domande e occuparsi di questi temi estremamente affascinanti. Si tratta di un fatto che troppo spesso viene dimenticato.


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