Dirigere Domani: il concorso DS in Lombardia nel mese d’agosto 2013



Nel caldo torrido di agosto la partita tra ex-quasi-idonei, ex-ricorrenti ed ex-non-idonei-non-ricorrenti non conosce break. Motivo del contendere è il decreto predisposto dal ministro della Funzione Pubblica Gianpiero D’Alia. Quel decreto di 40 articoli, all’articolo 17, affronta la spinosa questione del Concorso DS in Lombardia.
Gli ex-quasi-idonei sostengono che il numero di reggenze nella regione più blasonata d’Italia sia insostenibile e quindi auspicano che all’interno del Decreto D’Alia ci sia una norma che ripristini gli incarichi di presidenza per un solo anno scolastico. E auspicano che tali incarichi siano assegnati a loro stessi! Perbacco, chiari e concisi.
Gli ex-ricorrenti sostengono che il numero di reggenze sia identico a quello dello scorso anno per effetto della drastica riduzione di istituti in seguito al dimensionamento della rete scolastica. Credono che non ci siano elementi giuridicamente sostenibili per assegnare gli incarichi agli ex-quasi-idonei e anzi allertano gli studi legali per ricorsi contro eventuali atti amministrativi sfavorevoli.

 



Gli ex-non-idonei-non-ricorrenti sono certi che qualcuno voglia trovare un espediente cirillico, un appiglio scaltro per aggirare due gradi di giudizio. Infatti sia il TAR, nel lontano 17 luglio 2012, che il Consiglio di Stato, nel vicino 4 giugno 2013, avevano annullato la procedura concorsuale, che ora deve ripartire dalla ricorrezione delle prove scritte.
L’impressione di molti è che questi incarichi di presidenza, assegnati per un solo anno scolastico, saranno poi, secondo la più classica tradizione italica, perpetuati all’infinito sino alla loro conversione semi-automatica in incarichi di Dirigenza Scolastica vera e propria.
La convinzione più diffusa è che questa sia davvero l’ultima spiaggia per gli ex-quasi-idonei. Fallita la partita degli incarichi di presidenza, sarebbe inesorabile il loro passaggio sotto le forche caudine della ricorrezione degli scritti. La nuova commissione che correggerà degli elaborati, con griglie novellate dalla procedura di re-imbustamento e con tempi non più “contigentati” (vedi D’Elia), potrebbe giungere a risultati molto diversi dalla precedente commissione.
Come finirà la partità? Mercoledì 7 agosto quando si riunirà il pre-consiglio dei ministri gli ex-quasi-idonei saranno a Roma a protestare? C’è chi giura di sì e parla di una pattuglia numerosa e combattiva.
Gli ex-ricorrenti, intanto, si disperano, sconsolati e con le gote bagnate. Sanno che dal giorno 12 agosto gli studi legali saranno chiusi e questo potrebbe complicare l’impugnazione di atti amministrativi sfavorevoli. E si interrogano infuriati: “Ma come possiamo fare ora che il nostro avvocato, con il cellulare spento, si trastulla tra genziane e mughetti nella val Brembana?”
Da fuori del campo l’impressione che si coglie è che il secondo tempo della partita non sia ancora iniziato, ma la partita sarà lunga, molto lunga. Non finirà ai tempi supplementari. Si arriverà ai rigori.

Da Dirigere Domani ( Facebook )

Renzo Caliari