Invalsi, provvedimento a un docente? Interrogazione parlamentare di Adele Gambaro

di Redazione ParmaToday - 8 agosto 2013


Un docente della direzione didattica Fratelli Bandiera di Parma, che comprende la scuola primaria Corazza, la scuola primaria Vicofertile e la scuola d'Infanzia Vigolante, avrebbe ricevuto un provvedimento disciplinare dalla direzione didattica perchè si sarebbe rifiutato di lavorare per l'Ente Invalsi, organo preposto alla rivelazione dei livelli scolastici di apprendimento. E' quanto riporta la Gilda insegnanti di Parma che in una nota dà la notizia della presentazione di un'interrogazione parlamentare della senatrice Adele Gambaro del Gruppo Misto al Ministro dell'Istruzione che prende spunto proprio dall'episodio di Parma.

"E' da tempo che la Gilda degli Insegnanti di Parma -si legge in una nota- denuncia il comportamento anomalo dell'ente Invalsi, organismo preposto alla rilevazione dei livelli scolastici di apprendimento, il quale oltre a richiedere alle scuole la somministrazione dei propri test ai ragazzi e la correzione degli stessi, richiede alle istituzioni scolastiche del territorio, per il tramite dei loro dirigenti, mansioni burocratiche che dovrebbero svolgere i dipendenti dello stesso Invalsi.











L'opacità della gestione finanziaria e politica delle attività di questo ente molto caro alla politica trasversale, e la mancanza assoluta sul territorio di Parma di relazioni sindacali con i rappresentanti dei docenti, che nessun rapporto di lavoro hanno mai stipulato con l'Invalsi, ha reso incandescente la situazione nelle scuole parmensi.

La Senatrice Adele Gambaro (gruppo Misto), su segnalazione del coordinatore provinciale della Gilda Unams Salvatore Pizzo, ha presentato un'interrogazione al Ministro dell'Istruzione, prendendo spunto da un provvedimento disciplinare subito da un docente della Direzione Didattica “Fratelli Bandiera” di Parma, il quale si era rifiutato per lavorare per un ente (l'invalsi) di cui non è dipendente. La scuola dove è accaduto il grave fatto è diretta dall'esponente locale del Pd Giovanni Brunazzi.

"La senatrice chiede spiegazioni sul fatto che si arrivi a comportamenti anomali di questo tipo, che fanno intravedere anche profili penali a carico di chi minaccia o ricatta gli insegnanti: punire i dipendenti per costringerli a lavorare per soggetti diversi da chi lì assume, e con mansioni diverse da quelle proprie, è gravissimo e su questo fatto, che è anche di principio, la Gilda degli insegnanti di Parma non ci sta".

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