Invalsi, un ente che recluta personale…. “per conoscenza”



Un ente pubblico che recluta addetti senza emanare un bando che sia uguale su tutto il territorio nazionale, lasciando decidere i criteri a livello locale ad altri uffici, i quali non sarebbero nemmeno tenuti ad un'attività di questo tipo, in quanto non gerarchiamente preposti a tale funzione ed il tutto senza alcuna relazione sindacale degna di questo nome.
Quest'ennesima vergogna italiana la sta mettendo in campo l'Invalsi (ente pubblico, con sede a Frascati, che dovrebbe valutare i livelli del nostro sistema scolastico). Una funzione quella dell'Invalsi che fa a cazzotti con l'evidente incapacità di non riuscire nemmeno a selezionare con procedure lineari il personale che gli serve, in questo caso si tratterebbe di aspiranti valutatori da inviare ad un corso estivo.
 
 

 
 
L'Invalsi ha demandato a ciascun Ufficio Scolastico Regionale di individuare i candidati, con un criterio che si commenta da solo. Paolo Sestito, banchiere al quale è stata affidata la gestione commissariale dell'ente, di fronte alle richieste di chiarimento delle organizzazioni rappresentative degli insegnanti, ha fatto intendere che la selezione era stata lasciata ai diversi Uffici Scolastici Regionali, che ben conoscevano le persone adatte alla frequenza di tali corsi di formazione. Insomma alla fine il criterio e quello della "conoscenza delle persone". Se a tutto ciò aggiungiamo che l'Invalsi, per il tramite dei dirigenti scolastici, impone con metodi discutibili ai docenti italiani di eseguire mansioni a favore di esso senza voler corrispondere alcuna parcella è chiaro che non siamo di fronte ad un'anomalia, ma alla prepotenza.
 
 
Salvatore Pizzo , coordinatore Gilda Unams – Provincia di Parma