Italo Calvino così diceva sui tagli alla scuola



Questa riflessione di Italo Calvino dovrebbe far riflettere tutti coloro che hanno in mente ulteriori tagli al sistema istruzione,  a partire dal tanto chiacchierato innalzamento dell'orario settimanale per i docenti della scuola superiore di primo e secondo grado.


Italo Giovanni Calvino Mameli ( da Wikipedia ),
noto come Italo Calvino (Santiago de Las Vegas de La Habana, 15 ottobre 1923Siena, 19 settembre 1985), è stato uno scrittore italiano.
Intellettuale di grande impegno politico, civile e culturale, è stato uno dei narratori italiani più importanti del Novecento. Ha frequentato molte delle principali tendenze letterarie a lui coeve, dal Neorealismo al Postmoderno, ma tenendo sempre una certa distanza da esse e svolgendo un proprio personale e coerente percorso di ricerca. Di qui l'impressione contraddittoria che offrono la sua opera e la sua personalità: da un lato una grande varietà di atteggiamenti che riflette il vario succedersi delle poetiche e degli indirizzi culturali nel quarantennio fra il 1945 e il 1985; dall'altro, invece, una sostanziale unità determinata da un atteggiamento ispirato a un razionalismo più metodologico che ideologico, dal gusto dell'ironia, dall'interesse per le scienze e per i tentativi di spiegazione del mondo, nonché, sul piano stilistico, da una scrittura sempre cristallina e a volte, si direbbe, classica. I numerosi campi d'interesse toccati dal suo percorso letterario, sono meditati e raccontati attraverso capolavori quali la trilogia de I nostri antenati, Marcovaldo, Le cosmicomiche, Se una notte d'inverno un viaggiatore, uniti dal filo conduttore della riflessione sulla storia e la società contemporanea.