Scuola, concorso per dirigente truccato: 25 avvisi di garanzia a Napoli

di Leandro Del Gaudio

Concorso per presidi: blitz nell'ufficio regionale scolastico. La procura di Napoli indaga sull'ultimo concorso per preside in Campania. Associazione per delinquere, abuso d'ufficio e falso, la Procura punta a fare chiarezza sulla gestione del concorso per dirigenti scolastici, notificando in queste ore decreti di perquisizione, ordini di esibizione e alcuni avvisi di garanzia. Indagine delegata alla Guardia di finanza di Torre Annunziata, sono in corso accertamenti e acquisizioni di documenti, sotto i riflettori l'ufficio regionale scolastico. Sono venticinque gli indagati, otto dei quali sono docenti vincitori di concorso dopo l'ultima prova scritta (all'inizio di febbraio) per l'accesso a un posto di dirigente scolastico. Gli altri indagati sono commissari di esame, un ex dirigente dell'ufficio regionale scolastico e sindacalisti. La guardia di finanza di torre annunziata ha anche trovato compiti scritto già fatti in una sede del sindacato.   Dalle indagini, coordinate dal procuratore aggiunto Alfonso D'Avino e dal sostituto Ida Frongillo, è emerso che gli indagati avevano creato un meccanismo per favorire alcuni candidati al concorso. In particolare, sarebbe stata 'pilotata' la nomina di alcuni membri della commissione esaminatrice, grazie ai quali i candidati erano riusciti a conoscere con largo anticipo i quesiti della prova preselettiva. Inoltre - secondo l'accusa - si era riusciti a eludere l'anonimato delle prove scritte facendo pervenire ai componenti collusi della commissione giudicatrice gli incipit e le frasi finali dei candidati da favorire. Il materiale concorsuale di sei candidati è stato sequestrato.


 Alcuni temi sono stati trovati nella disponibilità di un sindacalista, che figura tra gli indagati assieme a un funzionario del miur, a un ex dirigente dell'ufficio regionale scolastico e ad un'altra ventina di persone coinvolte nello scandalo del concorso per un posto da dirigente scolastico. Eccola la traccia che ha spinto la procura di Napoli a schiacciare l'acceleratore e a firmare alcuni decreti di sequestro preventivo. Sono sei i docenti che hanno passato con esito positivo lo scritto per un posto da preside, da ieri raggiunti dal blitz della guardia di finanza di torre annunziata, nell'ambito di un'inchiesta condotta dal capo del pool mani pulite, il procuratore aggiunto Alfonso D'Avino e dal pM Ida Frongillo. Abuso d'ufficio, truffa e falso sono le accuse di cui rispondono in concorso, nell'ambito di una vicenda che punta a verificare anche un possibile (ma al momento non contestato) sfondo associativo. Stando alla ricostruzione investigativa, ci sarebbero state vere e proprie cordate che si sono fronteggiate - più o meno con gli stessi mezzi - in occasione dei testi scritti (un anno e mezzo fa) e gli orali (tenuti solo qualche giorno fa). In questo senso, è emerso che una delle candidate indagate era legata sentimentalmente all'ex funzionario del miur coinvolto negli accertamenti di poche ore fa, mentre altri candidati avrebbero avuto i propri sponsor tra commissari di gara e ufficio regionale.


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