La solidarietà verso la rivista satirica
Charlie Hebdo dopo gli attentati che hanno colpito il giornale nel gennaio del
2015 si arresta sui social, lasciando spazio al sentimento dell’indignazione. Tutto questo è stato provocato dalla vignetta
che il settimanale parigino in edicola
dedica al terremoto in Italia. Nell’immagine, intitolata «Sèisme a l’Italienne»
(«Terremoto all’italiana») le vittime del terremoto che ha sconvolto il nostro
Paese vengono paragonate a tre piatti tipici della nostra cultura: «Penne
all’arrabbiata», illustrato con un uomo sporco di sangue; «Penne gratinate»,
con una superstite coperta di polvere; mentre le lasagne sono strati di pasta
alternati ai corpi rimasti sotto alle macerie. Oggi moltissimi italiani, e tra
questi anche chi scrive, prendono le
distanze da « Charlie Hebdo». A tal
riguardo si ricorda che Charlie Hebdo è un periodico settimanale satirico
francese, dallo spirito caustico e irriverente. La testata, fondata nel 1970,
pubblica vignette e articoli caustici e dissacranti nei riguardi della politica
(soprattutto soggetti di estrema destra) e ogni tradizione religiosa (in
particolare il cristianesimo, l'Islam e l'ebraismo). Il 7 gennaio 2015, intorno
alle 11:30 del mattino, due individui mascherati e armati di AK-47 sono entrati
negli uffici del giornale, dichiarandosi affiliati di Al-Qaeda e intimando alla
disegnatrice Corinne Rey, tenuta in ostaggio e poi rilasciata, di immettere il
codice numerico per entrare nella sede di Charlie Hebdo. Hanno poi aperto il
fuoco contro i dipendenti, sparando svariati colpi e gridando in lingua araba
Allāhu Akbar ("Allah è grande") e causando dodici vittime.
Aldo Domenico Ficara