Tre fasi per compilare il PDP


Ogni scuola  per la compilazione del Piano Didattico Personalizzato (PDP) , strumento nato per gli studenti con DSA e citato all'interno della legge 170/2010 e delle linee guida seguenti, deve possibilmente seguire le tre fasi sotto riportate:
1.     Incontro dei docenti con la famiglia e lo specialista al fine di acquisire quante più informazioni possibili sulla specificità e la peculiarità dell'alunno con DSA. Questo incontro è molto utile in quanto il docente può acquisire molte informazioni sia sul vissuto del ragazzo, sia sulla caratteristica del disturbo ed eventuali punti di forza/debolezza già individuati con lo specialista.
2.     Stesura del documento da parte del Consiglio di Classe. Ogni insegnante potrà indicare per la propria materia quali sono gli obiettivi didattici personalizzati che propone allo studente e quali misure dispensative e strumenti compensativi suggerire per il raggiungimento di tali obiettivi. Ad esempio, in matematica sarà inserito lʼuso della calcolatrice e/o del formulario per lo svolgimento dei problemi, piuttosto che in storia lʼuso delle mappe per lo studio e per le interrogazioni.
3.     Condivisione con la famiglia al fine di apporre la propria firma sul documento condiviso. Per favorire lo sviluppo dell'autonomia dello studente, è consigliato di farlo partecipare alla definizione del proprio PDP, dalla scuola media in poi.
Si ricorda in conclusione che il PDP è un accordo condiviso fra Docenti, Istituzioni Scolastiche, Istituzioni Socio-Sanitarie e Famiglia.  Si tratta di un progetto educativo e didattico personalizzato, commisurato alle potenzialità dell'alunno, che definisce tutti i supporti e le strategie che possono portare alla realizzazione del successo scolastico degli alunni DSA.


Aldo Domenico Ficara