di Vincenzo Pascuzzi – 2 ottobre 2016
Premessa
ANP è sicuramente rappresentativa dei
DS, o presidi, come numero di iscritti (50% della categoria), forse un po’ meno
per la politica sindacale che persegue. Alcuni DS potrebbero aver aderito
all’ANP solo in antitesi ad altre sigle. Sicuramente imbarazzante deve essere
stato per ANP il recente comportamento – verso una docente contraria alla l.
107 – di un proprio esponente, membro del CNPI e presidente regionale ANP in
E.R. Ma non entriamo in dettagli, per il momento.
ANP e “buona scuola”
Fin dall’inizio ANP risulta schierata
decisamente a favore del ddl 2994, divenuto poi legge 107/2015. Ancora adesso,
nonostante il caos causato e dopo che lo stesso Renzi ha ammesso, con un
tardivo “mea culpa”, che “non tutte le ciambelle riescono con il buco”, ANP non
ha modificato la sua posizione, né ritenuto di esprimere un qualche distinguo o
dissenso. I motivi sono chiari: ANP apprezza i maggiori poteri ai presidi, la
chiamata diretta, il bonus merito da assegnare al 10-15% di docenti, gli ambiti
territoriali, i contratti triennali, praticamente tutto. I presidi confidano
nella riconoscenza del Miur, sperano o forse hanno ricevuto promessa di
conseguenti aumenti retributivi. I presidi dell’ANP chiedono infatti
“l’adeguamento della retribuzione dei DS a quella degli altri dirigenti della
P.A.”
Marketing della sigla
Veniamo al titolo di questa nota.
Appare evidente che ANP stia svolgendo una propria normalissima
campagna pubblicitaria e d’immagine. Nella azione promozionale del suo marchio,
rientra un sondaggio o indagine demoscopica avviata un anno fa e conclusasi il
20 settembre con la presentazione dei risultati.
Possiamo leggere sul sito ANP:
«Si è tenuto oggi a Roma il convegno
“Meritocrazia nella scuola! Tanti miti da sfatare? organizzato da ANP e Forum
della Meritocrazia, in collaborazione con Great Place to Work, per la
presentazione dei risultati della ricerca “Leadership & Meritocrazia nelle
scuole italiane” alla quale ha partecipato un campione di 831 rispondenti,
dirigenti, docenti e personale non docente di 14 istituti scolastici di ogni
ordine e grado selezionati sul territorio nazionale. I dati raccolti potrebbero
cambiare il nostro modo di avvertire la meritocrazia a scuola.»
Si nota subito con sorpresa e
perplessità l’estrema ristrettezza, l’esiguità del campione costituito da soli
“831 rispondenti” volontari e scelti da ANP, appartenenti ad appena “14
istituti”: qualcosa come lo 0,08% del personale della scuola, lo 0,17 % delle
scuole, con in media 60 rispondenti per ognuna delle 14 scuole. Anche con le
migliori modalità di campionamento, con i più idonei modelli matematici e gli
algoritmi più sofisticati, un simile campione non convince, anzi! Di
conseguenza anche la validità dei risultati causa perplessità e forti dubbi. Le
domande poste ed altri aspetti risultano riservati o non noti al pubblico. Gli
“esperti” dovrebbero precisare, aggiungere dettagli, criteri adottati.
Dovrebbero anche testimoniare la loro terzietà verso il committente ANP. Del
resto anche nel comunicato di avvio della ricerca (nov. 2015), nella
presentazione dedicata e nella lettera d’invito traspaiono improvvisazioni e
approssimazioni, possibilità di orientamento nelle scelte e nelle risposte.
Insomma un approccio non proprio rigoroso e scientifico anche per le attività
demoscopiche. Perciò, allo stato attuale, i risultati della ricerca non
convincono, se non il committente ANP e ovviamente i due organismi ricercatori.
Alcune conclusioni appaiono del tutto ovvie, scontate e non occorreva una
ricerca per scoprirle: “nella scuola, come nella P.A., ci sono delle eccellenze
che non hanno nulla da invidiare al mondo privato” e anche “uno dei temi
strategici per la scuola è la capacità di gestire i propri collaboratori”. Forse
ANP puntava semplicemente a una ricerca-piedistallo che sostenesse e
confermasse le sue aspettative, le sue scelte e attività sindacali, che desse
una lucidata alla sigla e ciò in tempi rapidi e a costi contenuti.
Ciò salvo ulteriori dettagli,
precisazioni o smentite.
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I link di riferimento
Leadership e Meritocrazia nelle Scuole
Italiane – invito alle scuole a candidarsi / 19.11.2015
http://www.anp.it/anp/doc/leadership-e-meritocrazia-nelle-scuole-italiane
La presentazione dedicata / nov. 2015
http://www.greatplacetowork.it/storage/documents/leadership_meritocrazia_scuole%20italiane.pdf
La lettera d’invito / nov. 2015
http://www.greatplacetowork.it/storage/documents/lettera%20leadership%20e%20meritocrazia_scuole.pdf
“Meritocrazia nella scuola! Tanti miti
da sfatare?” – Resoconto del convegno / 20.09.2016
http://www.anp.it/anp/doc/resoconto-del-convengo
“Leadership & Meritocrazia nelle
scuole italiane” / 20.09.2016
http://www.anp.it/filemanager/download/documenti/2016/2016_preslmnellescuole_final.pdf
Leadership e meritocrazia nelle scuole /
23 settembre 2016
http://www.manageronline.it/articoli/vedi/15204/leadership-e-meritocrazia-nelle-scuole/
Scuola. Meritocrazia, ecco dove funziona
(e perché) / 25 set. 2016
http://www.ilsussidiario.net/News/Educazione/2016/9/25/SCUOLA-Meritocrazia-ecco-dove-funziona-e-perche-/725011/
Meritocrazia, etichetta superflua,
impropria, abusiva / 25 set. 2016
http://www.ilsussidiario.net/News/Educazione/2016/9/25/SCUOLA-Meritocrazia-ecco-dove-funziona-e-perche-/725011/
Spottone imbarazzante… / 28 set. 2016
http://www.retescuole.net/rassegna-stampa/meritocrazia-dove-funziona-itts-a-volta-spottone-imbarazzante