I lavoratori dipendenti che cedono gratuitamente
il loro sangue, hanno diritto ad
astenersi dal lavoro per l’intera giornata in cui effettuano la donazione
conservando la normale retribuzione per l’intera giornata lavorativa.
Per
usufruire di questo diritto il quantitativo minimo della donazione deve essere
almeno pari a 250 grammi. La giornata di riposo è di 24 ore decorrenti dal
momento in cui il lavoratore si è assentato dal lavoro per compiere la
donazione, o comunque dal momento della donazione risultante da certificato
medico. Il lavoratore ha l’obbligo di dare preavviso al datore di lavoro con le
modalità eventualmente previste dai singoli CCNL. Il prelievo deve essere fatto
presso un centro di raccolta fisso o mobile regolarmente autorizzato dal
Ministero della sanità.
Ai lavoratori donatori di sangue compete la
corresponsione della normale retribuzione per la prevista giornata di riposo.
La retribuzione viene corrisposta dal datore di lavoro il quale ha la facoltà
di chiedere il rimborso all’INPS. Per ottenere il permesso il lavoratore è
tenuto a presentare al datore di lavoro il certificato rilasciato dal medico
che ha effettuato il prelievo del sangue indicante: i dati anagrafici del
donatore e il relativo documento di identificazione, quantità del prelievo,
giorno e ora del prelievo e il centro che l’ha effettuato.