Il voto del referendum costituzionale si rinvia, anzi no


Il ministro degli Interni, Angelino Alfano, apre all'ipotesi di rinviare la data del referendum se una parte della opposizione fosse disponibile a valutarla . Fonti di Palazzo Chigi però smentiscono "categoricamente" l'ipotesi del rinvio del referendum, "così come emerge dai riflessi di stampa".  A tal riguardo Renato Brunetta, capogruppo di Forza Italia afferma: "In merito all'assurda ipotesi su un fantomatico rinvio del referendum confermativo, già fissato per il prossimo 4 dicembre - ipotesi che questa mattina il ministro Alfano ha subdolamente cavalcato, gettando la palla nel campo delle opposizioni - la posizione di Forza Italia è chiara e cristallina: rinviare la consultazione costituzionale sarebbe da folli e irresponsabili. Non siamo disponibili a prendere in considerazione ipotesi che vanno annoverate sotto la voce fantapolitica".  Sulla stessa frequenza Giovanni Toti, presidente della Regione Liguria e consigliere politico di Silvio Berlusconi, che  su Facebook scrive:"L'Italia è paralizzata da mesi da una campagna elettorale permanete voluta dal Governo su queste riforme: è giunto il momento che gli elettori si esprimano. E poi... Tre Governi non eletti... Referendum da rinviare... voto delle Province cancellato: ma i cittadini hanno ancora diritto di dire la loro?". Da parte sua il M5S dice "I sondaggi iniziano ad andare male per Renzi. Così il referendum prima previsto per ottobre, poi slittato a dicembre, adesso lo vogliono far slittare, addirittura, in primavera. Non si azzardino a strumentalizzare le vittime del sisma per i loro loschi fini politici e ad usarli come scusa per rimandare una votazione che vede Renzi perdente “. Infine Fedriga, capogruppo alla Camera della Lega sull’ipotesi di rinvio dichiara: "L'ipotesi di rinviare la data del referendum è inaccettabile e irrealizzabile. Dopo aver traccheggiato per troppo tempo e aver ipotizzato 1000 date, Renzi ha scelto il 4 dicembre. E' vergognoso che ora l'esecutivo strumentalizzi e sfrutti in maniera opportunistica la tragedia del terremoto per cercare di rinviare la data del voto”. Il mondo della scuola che nella sua maggioranza si è già schierato per il no legge queste notizie e rimane perplesso.