A Codogno l’istituto Calamandrei propone
un corso base di arabo tra le attività complementari e libere, aperto anche
all’esterno, ma è bufera politica sull’iniziativa. Un parlamentare della Lega
Nord interviene e contesta la decisione:
«Segnale di debolezza culturale, la nostra scuola non deve andare in questa
direzione». L’istituto d’istruzione superiore propone 10 lezioni di corso base
di arabo, a cura di un esperto madrelingua, per introdurre alla materia
studenti, docenti e anche interessati esterni alla scuola (questi ultimi con
una quota di compartecipazione) come attività extracurriculare complementare e
libera nella frequentazione. Il corso è appena stato pubblicizzato, e dovrebbe
partire il 14 novembre con lezioni al lunedì pomeriggio. La questione dei corsi
di lingua araba nelle scuole italiane non è nuova, infatti, nel mese di marzo 2016 nell'istituto
elementare di Molinella, in provincia di Bologna, lo studio dell'arabo è stato
introdotto per "garantire una migliore integrazione linguistica e
culturale agli alunni residenti nel territorio, avvicinando costumi, linguaggi
e tradizioni". Promotore del progetto è stato il presidente della comunità siriana. Il corso è stato aperto non solo ai bambini ma
anche agli studenti più adulti. La Lega Nord Anche davanti a questa iniziativa
che entrava nelle scuole italiane la Lega Nord insorse, affermando: "La
scuola italiana dovrebbe insegnare la nostra cultura ai figli degli immigrati e
non il contrario”.
Aldo Domenico Ficara