A scuola si possono dare baci, abbracci
ed effusioni più o meno spinte di ogni genere? Anche su questo punto di vista
alcuni presidi hanno deciso di mettere un punto. Se non altro perché, molto
spesso, si tende a relegare la funzione didattica e formativa della scuola ad
un secondo piano, considerandola al pari di una piazza o di un giardinetto nel
quale trascorrere il tempo con il proprio partner. Ma non sempre la motivazione
dei divieti di questo tipo è di ragione morale, a volte prevale l’esigenza
sanitaria.
A fare scuola è stata, qualche anno fa, la circolare di un preside di un Liceo di Roma, che vietò i baci
all’interno della struttura con il fine di prevenire una epidemia di influenza
aviaria. Nel 2010 un Dirigente Scolastico di un Istituto Tecnico Commerciale di
Pordenone vietò baci ed effusioni tra studenti nei locali della scuola. Gli insegnanti,
di conseguenza, avevano l’obbligo di vigilare sul rispetto del divieto e sul
comportamento corretto dei ragazzi.
In
quella occasione si disse che era una questione di buon gusto, innanzitutto,
nonché di buona educazione. Le sanzioni previste, a seconda della gravità,
potevano includere anche la sospensione.
Aldo Domenico Ficara