Renzi Bis? La scuola dice ancora NO e potrebbe scendere in piazza


Mentre la maggioranza degli insegnanti si interroga sulla possibile eliminazione della legge 107/15, Luigi Zanda, capogruppo del Pd al Senato,  accenna all’ ipotesi  del Renzi-bis fino al 2018: "Il Senato ha votato la fiducia al governo con un'ampia maggioranza, è la conferma che le sue dimissioni sono una conseguenza del referendum, non della mancanza di maggioranza". A queste affermazioni il mondo della scuola rimane attento, perché un Renzi bis vorrebbe dire la prosecuzione delle politiche de “ La Buona Scuola “ con tutte le conseguenze del caso ( Davide Faraone probabile Ministro dell'istruzione ). Nello scacchiere politico Silvio Berlusconi, presidente di Forza Italia, è contrario a ogni tipo di inciucio. Renzi bis, dunque, vade retro. Fdi e  Lega Nord sono invece per il voto anticipato. Meloni oggi ribadisce: "Vogliamo andare alle urne a gennaio e fare una legge elettorale entro Capodanno". Pure Matteo Salvini ( che ha dichiarato di voler abolire la legge 107/15 ) punta al "voto subito" e avverte: "Tra una settimana, se non ci saranno risposte chiare sul voto, noi scendiamo in piazza: il 17 e il 18 dicembre siamo pronti per una raccolta firme per elezioni subito. Questa la nostra risposta a Renzi e Mattarella se pensano di farci perdere ancora del tempo". Quindi il 17 e il 18 dicembre ci potrebbero essere manifestazioni di piazza, la scuola sarà presente?

 

Aldo Domenico Ficara