Che Dio perdoni Suor Anna!!!


di Lucio Ficara
 
Sarà un errore di valutazione o una bugia? Sostenere che la scuola pubblica italiana è IPERSINDACALIZZATA è solo un luogo comune privo di un reale riscontro. La scuola è piuttosto IPERDIRETTA ma non certo dai sindacati, piuttosto da una gerarchia verticistica che parte dal Miur, passa per gli USR e gli ATP e termina proprio con i Dirigenti scolastici. I capi d’Istituto governano la “propria” Scuola cercando di farla funzionare al meglio e sfruttando tutte le potenzialità del personale. Nelle scuole è ormai da tempo saltato il concetto del diritto del lavoro e delle tutele contrattuali, l’unica cosa che conta sono i risultati, l’essere sempre presenti e soprattutto allineati alle direttive del dirigente scolastico. La legge 107/2015 non ha fatto altro che dare maggiori poteri ai dirigenti scolastici per avere le mani libere in modo da costituire la “propria“ scuola rendendola “competitiva”. Chiamata diretta, Bonus del merito e individuazione dei docenti per la formazione di uno staff di direzione, sono ad esempio alcuni degli strumenti per ampliare i poteri discrezionali dei Presidi e annientare gli equilibri collegiali e quelli delle norme contrattuali. Dire che la scuola è IPERSINDACALIZZATA è proprio una grossa bugia, e le bugie sono contro il precetto dei dieci comandamenti, quindi sono un “peccato mortale”. Ha sostenere questa opinione è Suor Anna Monia Alfieri che afferma in un’intervista a Il Giornale: “I sindacati si sono scatenati perché la scuola è schiava di una cultura ipersindacalizzata, per cui non si può ipotizzare di valutare i docenti. Prof e sindacati sono scesi in piazza contro la meritocrazia. E contro la leadership del preside, ma in tutte le aziende c’è una guida”. Forse bisognerebbe dire le cose come stanno e non raccontare una presunta verità. I sindacati non sono scesi in piazza “contro la meritocrazia”, ma sono scesi in piazza ed esprimono contrarietà contro questo tipo di meritocrazia, determinata dalla scelta di un dirigente scolastico che molto spesso non si è nemmeno attenuto ai criteri dettati dal Comitato di valutazione. Forse ci si dimentica che il sindacato ha il diritto costituzionale di esistere e di esprimere un’idea di scuola, un’idea di valorizzazione professionale e un’idea di equilibrio tra diritti e doveri del lavoratore. Il primo vero sindacalista è stato proprio Gesù che aveva rispetto dei lavoratori, i cui insegnamenti di equità e giustizia forse si sono da tempo persi.

Che Dio perdoni Suor Anna!!!!