Con le modifiche alla chiamata diretta il Ministro e i sindacati hanno scaricato le pistole dei presidi sceriffo ?


Il 29 dicembre 2016 è stato siglato un accordo storico tra Miur e sindacati, Da questo accordo escono alcune  novità anche in merito alla chiamata diretta. Nel testo si può leggere: “Sono definiti in un accordo separato e parallelo, da sottoscrivere contestualmente al contratto sulla mobilità, procedure e modalità per l’assegnazione alle scuole dei docenti assegnati negli ambiti, sulla base di scelte che valorizzino il Collegio dei docenti e le sue articolazioni, in un quadro di requisiti stabiliti a livello nazionale per assicurare imparzialità e trasparenza”. Quindi, nonostante la possibilità per i docenti di indicare le scuole nella domanda di mobilità e ottenere conseguentemente la titolarità su scuola, la chiamata diretta continuerà ad esistere per tutti coloro che  non otterranno trasferimento su scuola o, titolari già su ambito, non otterranno trasferimento “. Da notare il fatto che le scelte debbano valorizzare il Collegio dei docenti e le sue articolazioni in un quadro di requisiti stabiliti a livello nazionale per assicurare imparzialità e trasparenza, quindi la discrezionalità del Dirigente scolastico viene meno. La domanda nasce spontanea:  il Ministro Fedeli e i sindacati hanno scaricato le pistole dei presidi sceriffo ?

 

Aldo Domenico Ficara