Suor Anna Monia Alfieri sulla scuola: non è più il tempo dei contenitori, bensì dei contenuti


Riportiamo l’inizio di un articolo di Suor Anna Monia Alfieri pubblicato su Il Giornale.it:
“ Chi farà uscire l’Italia (l’Europa!) dal tunnel del “non-senso” (politico, economico, culturale, sociale) e i nostri giovani da uno stato di paralisi mentale che non consente alle forze migliori di restare e di lavorare? Occorrono persone coraggiose e scomode – ma non disfattiste...- che credono ancora nel bene pubblico come estraneo alla logica del successo personale perseguito a qualunque costo. Non è più il tempo dei contenitori, bensì dei contenuti: sicuramente la scuola è un reale quanto scomodo punto di partenza.  Non se ne può più di assistere a performance televisive – anche da parte di parlamentari – in cui la bocca non è collegata con l’intelligenza... Vox populi: “Ma dove e come ha studiato questa gente?”. Passi che non tutti i ministri siano laureati: si spera che abbiano almeno frequentato in modo decente la scuola superiore... A meno che non si affermi (come è avvenuto): “Sono cariche politiche. Non servono. A tutto pensa lo staff...”. La mancanza di cultura ha un costo… Rifondare la Scuola? O “tutta” (la scuola pubblica, statale e paritaria, s’intende, quella del Servizio Nazionale di Istruzione) o “niente”, che equivale al piano inclinato verso il degrado. Non avremo più neppure i cervelli da esportare all’estero. Rifondare la scuola, ovvero: dare spazio a buone idee, a confronti intelligenti e scomodi, a contenuti frutto di anni giovanili di studio, di esperienza, di riflessione; dare spazio a docenti seri, motivati, ben preparati, che sanno parlare italiano e sanno insegnarlo a studenti che non perdono le ore pomeridiane e notturne a chattare schiocchezze (Ahhhhh... Eheheheh....Nooooo....Sìììììì....): dare spazio a giovani appassionati di arte e di sport, che la scuola sappia valorizzare, a dirigenti eroici che esigano tutta l’autonomia di cui hanno bisogno per far funzionare plessi elefanteschi, senza sprechi e senza imposizioni dall’Alto, fosse anche il Ministero... “Non se ne può più” “.

 

Aldo Domenico Ficara