Dario Franceschini: i testi dei grandi cantautori italiani andrebbero insegnati a scuola


Lo scorso 3 maggio l’Università di Parma ha nominato una nuova dottoressa magistrale: un’artista a tutto tondo, icona del rock, cantante, compositrice, poetessa, fotografa e scrittrice. Patti Smith ha ricevuto dall’Ateneo la laurea magistrale ad honorem in “Lettere Classiche e Moderne”  presso l’Auditorium Paganini di Parma, in una cerimonia ricca di fascino.  È importante sottolineare che la laurea magistrale ad honorem in “Lettere Classiche e Moderne”   conferita dall’Università di Parma (con proposta inoltrata al Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca nel giugno 2016 e approvata nel settembre 2016)  è la prima laurea ad honorem per l’artista in Europa: Patti Smith ha infatti ricevuto simili onorificenze solo negli Stati Uniti, e principalmente nelle discipline legate all’arte figurativa. In questo caso, invece, si sottolinea in modo specifico la sua matrice letteraria, nella medesima ottica che ha condotto l’Accademia di Svezia a conferire quest’anno il Nobel per la letteratura al suo grande amico Bob Dylan. Ieri, venerdì 5 maggio, intorno alle 12.30, Patti Smith ha visitato lo CSAC – Centro studi e Archivio della Comunicazione dell’Università di Parma, all’Abbazia di Valserena, insieme al Ministro dei Beni e delle Attività culturali e del Turismo Dario Franceschini. In tale occasione Dario Franceschini ha dichiarato: “E’ un’occasione speciale per Parma e per l’Italia incontrare uno dei più grandi artisti della musica, in più Patti Smith fa parte della musica che ha contraddistinto la mia vita ed è un grande onore essere al suo fianco. Riconoscimento giustissimo. E’ da tempo che dico che i testi dei grandi cantautori italiani andrebbero insegnati a scuola perché sono una grande forma d’arte. Alcune canzoni non dimentichiamolo hanno accompagnato la formazione di generazioni intere. Tanti artisti italiani ed internazionali come Patti Smith sono un pezzo importante della nostra cultura. Giusto ricordarlo anche con riconoscimenti come quello dell’ateneo di Parma”.

 

Aldo Domenico Ficara