Dalle pagine de Il Giornale.it , in
riferimento agli errori commessi dagli aspiranti insegnanti nel recente
concorso a cattedra, si scrive: “Se già è abbastanza doloroso leggere
"xché" al posto di "perché", leggerlo in un tema scritto da
un'aspirante maestra fa davvero male al cuore.
Eppure la rassegna di
strafalcioni raccolti dagli esaminatori nelle prove scritte sostenute da
migliaia di aspiranti insegnanti fa impressione. Perché un refuso può capitare
a tutti, ma scambiare il day hospital con l'open day è qualcosa di diverso.
L'indice di una strana concezione di parole ed espressioni utilizzate nella
vita di tutti i giorni. Come "mucca", che diventa "muccha".
Oppure "acquistare" che perde la "c", mentre "un
evento" acquista - ci si perdoni il gioco di parole - un apostrofo “. Il
crollo verticale della scuola sembra non finire mai.