Una docente di Senigallia fa supplenze in 2 anni scolastici e lo stipendio lo percepisce una sua omonima
Una docente di Senigallia ha lavorato
due anni per lo Stato senza percepire lo
stipendio. Lo stesso stipendio per errore era stato accreditato ad un’omonima
di Roma. La vicenda è stata denunciata dal responsabile dell’Unione NazionaleConsumatori delle Marche, cui si è rivolta l’insegnante dopo varie richieste di
spiegazioni ai competenti uffici del Miur. I fatti risagono ad un paio di anni fa.
Un’insegnate precaria senigalliese di 35 anni negli anni scolastici 2015/2016 e
2016/2017 ha svolto attività lavorativa a favore del Ministero dell’Istruzione,
Università e Ricerca, consistente in sostituzioni a tempo determinato presso
vari Istituti Scolastici della Provincia di Ancona, senza però percepire alcun
compenso.
Quale insegnate precaria negli anni scolastici 2015/2016 e 2016/2017
ha infatti effettuato numerose supplenze nelle scuole medie ed elementari di
Senigallia anche per lunghi periodi. Il Ministero delle finanze però non l’ha
mai pagata per tali attività, per un ammontare di oltre 15.000 €. Dopo i primi
mesi la precaria ha chiesto spiegazioni agli Uffici competenti del Ministero,
che la rassicuravano sul fatto che i ritardi nei pagamenti erano normali.
Tuttavia di fronte all’accumularsi dei pagamenti non percepiti e dopo
approfondite ricerche sui motivi del mancato pagamento delle proprie spettanze,
anche grazie agli uffici amministrativi delle scuole presso cui ha lavorato, la
medesima appurava che in realtà il suo stipendio veniva accreditato ad un’altra
insegnate precaria, omonima, ma residente a Roma.
Aldo Domenico Ficara