Nella scuola si vedono insegnanti per caso ?




In un articolo pubblicato sul Corriere della Sera Giuseppe Tesorio scrive: “ Si vedono insegnanti per caso. Insegnanti che non sanno bene cosa devono insegnare. O che conoscono assai bene la disciplina ma non sanno insegnarla, non conoscono le ‘regole’ della didattica. Insegnanti frustrati (perché hanno sbagliato mestiere) che non sanno porsi in relazione con gli alunni. Insegnanti depressi (perché non sono riusciti a trovare il posto che desideravano) che sono sempre sull’orlo di una crisi di nervi, anche con gli studenti. La Buona Scuola di questi ultimi anni ha “promosso” sul campo insegnanti project manager, problem solver, visual merchandiser, tutor mentoring assistant, resort representative, specialisti di tutto e di più. Non tantissimi, ma neppure pochi “.


Giuseppe Tesorio è nato nel 1954, si diploma maestro elementare, prosegue gli studi in pedagogia e rimane sospeso tra la scuola (l’occupazione) e la scrittura (la passione). Dal 1986 collabora al Corriere della Sera, prima seguendo gli spettacoli, nella cronaca di Milano, poi raccogliendo umori, malumori e idee che agitano il mondo dell’educazione, nella rubrica “Note di scuola”. Giornalista pubblicista, ha collaborato a Letture e Famiglia Cristiana, è autore di “Leggere il cinema a scuola” (ed. Paravia, 1983), “L’immagine e i materiali, capire il mondo dei segni” (ed. Paoline, 1988), “Professione matricola Guida alla nuova università” (Etas-Corriere, 2001) e, come diversivo, “Milano è brutta, bruttissima, quasi romantica” (ed. Meravigli, 2012). Attualmente, sempre sul Corriere, cura la rubrica “Spiccioli meneghini”, suggestioni e storie urbane.