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Scuola mette al bando pantaloni corti, jeans con i buchi, magliette strappate, canottiere e infradito
L'istituto tecnico 'Leonardo da
Vinci-Belluzzi' di Rimini ha messo al bando pantaloni corti e jeans strappati. A tal riguardo la scuola ha adottato un regolamento interno
che prevede una nota o un richiamo scritto - dopo tre infrazioni - per chi
andrà a scuola in abbigliamento non consono all'ambiente. Pertanto all’interno
dell’istituto sono vietati pantaloni corti, jeans con i buchi e magliette
strappate, canottiere, cappellini, sandali e infradito. Si ricorda l’inizio di un articolo pubblicato
su Repubblica datato maggio 2015: “Arriva l'estate e nelle scuole del paese
spunta il nemico numero uno: la canotta.
Le circolari per ricordare che a
scuola si va con un "abbigliamento consono" sono numerosissime. Al
bando pantaloni corti, minigonne, infradito e "scollature eccessive".
Se negli anni passati l'imposizione del "dress code" estivo era
appannaggio di poche scuole, ormai la circolare che bandisce gli short negli
istituti superiori di primo e secondo grado è quasi di rito. Gli stili per
ribadire che "la scuola non è una discoteca" variano moltissimo.
C'è
chi minaccia sanzioni e chi no, chi si ricorda di includere anche docenti e personale
Ata e chi 'bacchetta solo gli studenti, chi taglia corto con poche righe e chi
argomenta approfittando del periodo estivo per ricordare che la scuola "è
una comunità di studio e di lavoro" tutto l'anno “.
Aldo Domenico Ficara