Docenti Fuori Sede Uniti: Se Maometto non va alla montagna, la montagna va da Maometto.




Se Maometto non va alla montagna, la montagna va da Maometto.
Oggi siamo andate a Montecitorio dove i sindacati Flc Cgil, Cisl scuola, Uil scuola e Snals erano riuniti in assemblea pubblica con lo scopo di chiedere l'aumento dei fondi destinati al rinnovo contrattuale nella legge di bilancio. Abbiamo chiesto e ottenuto di poter intervenire con un nostro contributo. 
Abbiamo detto in un tempo ristrettissimo, ma pubblicamente e con chiarezza, quello che avremmo voluto dire il 6 dicembre all'incontro da noi organizzato, al quale gli stessi sindacati hanno deciso di non partecipare. Abbiamo parlato a nome di tutti i docenti che sono costretti fuori sede ad impegnare il proprio stipendio per mantenere il posto di lavoro e che un contratto fotocopia con la percentuale al 30 percento per i trasferimenti umilierebbe nuovamente.
Abbiamo ribadito di aver diritto ad una quota più alta nella mobilità interprovinciale, abbiamo chiesto di non firmare il cosiddetto contratto ponte, di dare così un segnale chiaro della volontà di voler risolvere il problema dei docenti esiliati fuori sede dando ad esso il giusto spazio ai tavoli della contrattazione. Solo così può partire un piano di rientro dei docenti che desiderano lavorare vicino alle proprie famiglie. 
I docenti di ruolo attendono una risposta (e che sia positiva), non accetteranno di essere sacrificati per un altro anno ancora.


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