Le forme molto maggiore, molto migliore
ecc. sono da considerarsi scorrette solo nei casi in cui i comparativi
sintetici (maggiore, migliore, ecc.) siano usati come superlativi relativi (in
frasi del tipo il maggiore di tutti, il maggiore tra i miei figli, ecc.) mentre
se svolgono la loro normale funzione di comparativi di maggioranza,
corrispondenti quindi alle forme analitiche più grande, più buono possono
tranquillamente essere preceduti da un quantificatore (più tradizionalmente
chiamato avverbio di quantità) tipo molto, poco, ecc.
Frasi del tipo io sono
molto più grande di Marco, il secondo film è molto più bello del primo
risultano del tutto corrette: se in queste frasi il comparativo in forma
analitica viene sostituito con le corrispondenti forme sintetiche maggiore,
migliore avremo le frasi io sono molto maggiore di Marco, il secondo film è
molto migliore del primo.
Naturalmente le cose cambiano se l'avverbio di
quantità è a sua volta modificato nella sua forma comparativa (i famigerati più
migliore, più maggiore, ecc.), visto che la gradazione di comparazione è già
contemplata nell'aggettivo e l'aggiunta del più è ridondante (sarebbe come dire
più più buono, o più più grande).
A cura di Raffaella Setti
Redazione Consulenza Linguistica
Accademia della Crusca