La scuola alle prossime elezioni politiche potrebbe restituire il “ Ciaone “




Sul portale della Treccani il termine  “ Ciaone “ viene così descritto: “Nella lingua colloquiale, forma di saluto che esprime ironia o scherno. «Prima dicevano quorum. Poi il 40. Poi il 35. Adesso, per loro, l’importante è partecipare #ciaone». A scrivere questo tweet è il deputato del Pd Ernesto Carbone che a urne aperte commenta così il referendum sulle trivelle con tanto di hashtag provocatorio. (Salvatore Frequente, Corriere della sera.it, 17 aprile 2016, Politica) .  Ma qual è la genesi del #ciaone? Quali sono le origini di un’espressione con cui si commenta indistintamente un link di Facebook e un istituto previsto dalla nostra Costituzione? Nel 2014 diventa celebre grazie a una battuta del film Confusi e Felici di Massimiliano Bruno, nella scena in cui Caterina Guzzanti pronuncia un “ ciaone “ davanti allo psicologo Claudio Bisio. (Giacomo Di Stefano, Wired.it, 18 aprile 2016, LOL).   Nel prossimo marzo 2018 in occasione del voto elettorale di fine legislatura, la scuola molto probabilmente si prepara, dopo anni di sofferenza e dopo estenuanti lotte per far fronte  ai tanti cambiamenti normativi non condivisi, ad esprimere il suo “ ciaone  “ in termini di consenso politico.


Aldo Domenico Ficara