Marcello Pacifico: Con quale ‘faccia’ si spiegherà al personale della scuola che avrà un aumento con cui si potrà pagare una pizza al mese?
Marcello Pacifico (Anief-Cisal): Da una
parte abbiamo la Ministra dell’Istruzione che continua a parlare di
valorizzazione del personale docente attraverso stipendi finalmente adeguati,
ma dall’altra i suoi ‘emissari’ trattano con i rappresentanti dei lavoratori
della scuola con somme bloccate e senza possibilità di incremento. La logica
dice che a queste condizioni dei sindacati che operano per la tutela dei
lavoratori dovrebbero rifiutare la proposta.
Invece le cose non stanno così. Un
rinnovo contrattuale sufficientemente decente dovrebbe prevedere almeno il
recupero dell’inflazione e aumenti equi. Dai nostri calcoli, si tratta
perlomeno di 270 euro: la metà riguarderebbe la mancata assegnazione
dell’indennità di vacanza contrattuale, mentre gli altri 135 euro servirebbero
finalmente a far lievitare i compensi fermi dal 2009. Perché non si è mai visto
un rinnovo stipendiale, dopo nove anni di fermo, senza un effettivo aumento.
Con quale ‘faccia’ si spiegherà al personale che alla fine della fiera, dopo
così tanto tempo, avranno in busta paga un aumento con cui si potrà pagare a
malapena una pizza al mese?