Alla domanda su come sia cambiato il mestiere dell’insegnante in questi
venti anni, Giorgio Israel nel 2015 rispose così: “ È stato progressivamente
trasformato nella figura di un mero esecutore delle prescrizioni ministeriali
espresse in un continuo diluvio di circolari, regole, certificazioni spesso
deliranti e scritte in un italiano incredibile. Gli è stata sottratta gran
parte del tempo della sua attività come «maestro».
Del resto, è da un pezzo che
certo pedagogismo che ha larga influenza tra i burocrati del ministero predica
che bisogna cancellare la parola insegnante per sostituirla con quella di
«facilitatore», in nome di una demagogica idea della scuola come «autoformazione»,
senza rendersi conto che una scuola senza autentici «maestri», capaci di
stabilire un rapporto intenso e costruttivo con gli allievi non è tale, è una
fabbrica di addetti all’impresa, quel che persegue la Confindustria nella sua
solita prassi di ottenere quel che le serve a spese dello Stato “.
Aldo Domenico Ficara