Renzi legge pubblicamente a RTL un messaggio Whatsapp della moglie. Il
messaggio dice: “Dopo anni in cui tutti tagliavano, abbiamo messo un sacco di
soldi sulla scuola ma non c’è dubbio che qualcosa non ha funzionato. Noi
abbiamo messo soldi per l’edilizia, per il piano digitale, per il contratto ma
abbiamo fatto arrabbiare il 97% degli insegnanti. Va continuata la strada degli
investimenti nelle scuola, che è il nostro futuro. Io continuo a pensare che
occorra investire anche nelle materie più classiche non solo in quelle
scientifiche”. Prendendo spunto da questo messaggio facciamo un po’ di conti:
gli insegnanti ( compresi i docenti precari ) sono circa un milione, il 97% è
pari a 970mila.
Considerando i loro familiari moltiplichiamo 970mila per 4
ottenendo 3.88 milioni di persone. Inoltre considerando che ogni insegnante in
media ha una solida influenza politico sociale con almeno altre 5 persone, al voto
anti PD si aggiungono altre 4.85 milioni di persone, che sommate a 3.88 milioni
fanno un totale di 8,78 milioni di voti. Considerando che almeno il 50% di
questi era ( prima dell'ascesa di Renzi ) un voto per il PD, la perdita di consenso sarà pari 4.39 milioni di
voti. Un valore numerico che riproposto in percentuale supera il 10% . Quindi
se è vera l’ipotesi di partenza del 97% il PD dovrebbe scendere al di sotto del
20%. Una calcolo teorico che potrebbe essere smentito il 4 marzo, ma che ha una solida base di partenza: quel 97% scitto nel messaggio Whatsapp
Aldo Domenico Ficara