E' una polemica che non si placa
facilmente quella divampata tra sindacati e Governo, ai ferri corti per la
riforma della scuola. Al ministro Maria Elena Boschi il leader della Cgil,
Susanna Camusso, replica decisa: "questa sua idea che la scuola sarebbe
proprietà del sindacato è tipica di un governo che non vuole fare i conti col
Paese".
"Viene il sospetto - aggiunge - che tanta arroganza che il
governo mette nel negare le ragioni delle lavoratrici e dei lavoratori della
scuola sia il segno che in realtà siano loro a non avere un progetto".
Contro il ministro delle Riforme si scaglia pure la Gilda. "Quando afferma
che la scuola è in mano ai sindacati, compie un' opera di vergognosa
mistificazione. Lo scorso 5 maggio ha scioperato l'80% degli insegnanti e in
piazza a protestare contro una pessima riforma c'era l'intero popolo della
scuola. I sindacati - fa notare il coordinatore nazionale Rino Di Meglio - sono
soltanto uno strumento organizzativo che ha consentito di far emergere il
dissenso. Il Governo, invece di aprire un dialogo, attraverso i suoi esponenti
insulta gli insegnanti". E la Gilda avverte: "La lotta degli
insegnanti non si ferma, stia sereno chi di dovere".