"Le donne andrebbero tutte
sterminate, perché non valgono niente". A dirlo sarebbe stata una
professoressa del liceo scientifico di Palmi (Reggio Calabria) alla figlia di
una donna morta nel 2016 che chiedeva di poter vedere un film sulla figura
della donna in occasione dell'8 marzo.
La ragazza avrebbe raccontato l'episodio
a uno zio, che ha avvisato la dirigente scolastica. Secondo i legali, tra
l'altro, la docente avrebbe confermato l'accaduto alla preside senza mostrare
"alcun pentimento, posto che riteneva normale affermare che Le donne
andrebbero tutte sterminate, non servono a nulla".