Recentemente alcuni miei scritti hanno
suscitato reazioni risentite di alcuni Dirigenti scolastici, discussioni
infinite, forti polemiche condivise in alcune pagine o gruppi di settore nei
social più importanti. A volte le parole hanno travalicato il limite, ma ci sta,
soprattutto quando le discussioni si accendono in Facebook. Il ruolo, le funzioni,
i compiti e le competenze dei D.D.S.S., nella scuola dell’Autonomia, sino
all’approvazione della legge n. 107/2015 mi piacevano molto di più delle
attuali, e sono convinto che molti di voi concorderanno con me ( soprattutto
nelle dinamiche della chiamata diretta ). Queste funzioni ante 107 erano regolate dalla
legge n. 59/97, dal D.L.vo n. 59/98, dal
DPR n. 275/99 e dal D.L.vo n. 165/01, secondo cui il Dirigente ha la
rappresentanza legale dell’Istituto, rappresentano l’unitarietà dell’Istituzione
ed è responsabile della gestione della medesima.
Il vostro impegno affinché si:
·
gestisca
unitariamente la scuola;
·
rappresenti
legalmente l’istituzione che dirige;
·
gestisca le risorse finanziarie, umane e
strumentali;
·
diriga
e coordini le risorse umane;
·
organizzi
le attività scolastiche in base a criteri di efficacia ed efficienza;
·
assicuri la qualità della formazione, la
collaborazione culturale, professionale, sociale ed economica del territorio
interagendo con gli Enti locali, la libertà di scelta educativa delle famiglie
e il diritto di apprendimento.
è da me preso in altissima
considerazione, al pari dei vostri compiti istituzionali quali:
·
la
presidenza del Collegio dei Docenti, dei Consigli di Classe, del Comitato di
valutazione e della Giunta esecutiva del Consiglio di Istituto;
·
l’esecuzione
delle delibere di questi collegi;
·
il
mantenimento dei rapporti con l’autorità scolastica centrale e periferica
(Ministero e Provveditorato);
·
la formazione delle classi, il ruolo docenti,
il calendario delle lezioni (insieme al Collegio dei Docenti).
Quindi sono pienamente consapevole del
ruolo fondamentale che svolgete. Nonostante ogni tanto ci accapigliamo
mediaticamente, vi voglio bene, e come potrei non volervi bene essendo figlio
di uno di voi.
PS: Potete continuare a criticarmi nei
social, ma vi vorrò bene lo stesso, mantenendo ferma la barra nella difesa
dei diritti lavorativi degli insegnanti che vanno istituzionalmente protetti
nello svolgimento della loro attività didattica.
Aldo Domenico Ficara