La lega vuole sfondare nel meridione, ma le parole di Bossi devono far riflettere



La gente del Sud ha votato in massa per i Cinque stelle. La gente del Nord per la Lega. In linea di massima è lungo questa frattura economica e geografica che si è delineato il risultato del 4 marzo 2018. Dopo il 4 marzo la Lega sta cercando di aprirsi varchi elettorali proprio nelle regioni meridionali, a testimonianza di ciò  le parole del deputato della Lega Gianluca Cantalamessa  che ha aderito al progetto di Salvini nel 2014 quando il partito raccoglieva solo una manciata di voti nel Mezzogiorno (http://www.ilgiornale.it/news/politica/lega-sovranit-sfida-meridionale-cantalamessa-1548560.html ): “ Il mondo è cambiato ed i concetti di destra e sinistra sono superati. Oggi la battaglia è tra il sovranismo e la tecnocrazia di Bruxelles”,  Per il momento una cosa è certa, il neo Ministro dell’Interno nonché Vice Premier per sbaragliare la concorrenza politica dei suoi alleati, in primis, e dei suoi competitor, ha puntato sull’apertura all’elettorato del Sud Italia. Elettorato da sempre agli antipodi degli ideali della Lega Nord.  Una mossa, quella del team-Salvini, che è risultata vincente. La voglia di cambiamento, la speranza per un cambiamento di rotta e il ritorno dell’intolleranza verso i migranti hanno reso cieco l’elettorato meridionale, che si  sta lasciando convincere. La storia della nuova generazione leghista, non più razzista e anti meridionalista, francamente, ha convinto solo l’elettorato medio basso, in evidente difficoltà di comprensione della verità vera. Poi arrivano le parole di Bossi ( riportate in un articolo pubblicato nelle pagine del Giornale di Sicilia: http://gds.it/2018/07/03/lega-lex-leader-bossi-i-meridionali-a-pontida-gente-che-vuole-essere-mantenuta_878933/  ) che durante il recente raduno di Pontida dichiara: “ Come no. Se ci porti lì anche l'Africa... Ma non è una gara a chi porta più gente. Dalla Lega ci si aspettano risposte chiare ai problemi “ Poi, ancora. «Guardi, ho visto un sacco di gente interessata solo ad essere mantenuta. Parliamoci chiaro: non c'è una Regione del Sud che riesca a pagarsi la propria sanità. Cosa si vuole, che si continui a caricarla addosso alle regioni settentrionali ? “

Aldo Domenico Ficara