Uil su riforma quota 100: non eliminare l’Ape sociale



La riforma della quota 100 secondo  uno studio del Servizio politiche previdenziali della Uil, potrebbe provocare un ritardo di accesso alle pensioni che può arrivare fino a 4 anni, nel caso di disoccupati e di lavoratrici madri che dovranno attendere la pensione di vecchiaia a 67 anni. Per evitare questa situzione, sempre secondo la Uil occorre non eliminare l’Ape sociale, che tutela i lavoratori in condizioni di grave difficoltà, e che però resterà in vigore fino al 31 dicembre 2018.