Condannata la preside che chiudeva a chiave la porta del suo ufficio quando convocava qualche sottoposto

Durante il processo presso il Tribunale di Gorizia è emerso che una Dirigente scolastica era solita chiudere a chiave la porta del suo ufficio quando convocava qualche sottoposto. La chiave veniva estratta dalla serratura, con ciò inducendo gli interlocutori ad una situazione di sudditanza psicologica. La difesa, da parte sua, aveva invece sostenuto che la preside chiudeva le porte per mantenere riserbo sui colloqui con il personale e che finito l’incontro apriva senza indugio la porta. La dirigente scolastica in aula aveva spiegato il suo comportamento facendo riferimento
alle “criticità” della sua scuola e a “gravi carenze” nella sicurezza dello stesso istituto. A distanza di due anni dalla condanna di primo grado, è dunque scaturita la sentenza d’Appello: sì al risarcimento ( 10mila euro ), ma nessuna condanna penale per prescrizione del reato.

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