Creare un libro digitale amplifica gli obiettivi didattici

 
Creare libri digitali significa familiarizzare con progettazione, composizione, allestimento, inserimento dei metadati, distribuzione, promozione, etc. Solo così si può capire che quando parliamo di libri e ebook non siamo davanti a una lotta tra libro cartaceo e libro digitale, ma a un ecosistema editoriale che si fa di anno in anno più complesso e che vive di relazioni dinamiche tra le parti.
Se infatti per quel che riguarda il libro cartaceo si può dire che la forma libro è la stessa ormai da molto tempo, non altrettanto si può dire per i libri digitali. Ciò per ragioni legate da una parte alla stessa natura dei sistemi digitali, in rapida e costante evoluzione, e dall’altra a ragioni materiali e strutturali che riguardano la differenze tra formati, le strategie aziendali dei principali attori sul mercato, le risposte e le preferenze degli utenti, le resistenze di alcuni comparti chiave del settore education e degli ambienti culturali più in generale, le politiche messe in atto dai governi e le scelte delle istituzioni educative e preposte alla formazione.
Per esempio, quanti sono consapevoli – nel mondo dell’editoria, dell’impresa, della scuola e dell’università – delle potenzialità offerte dai cosiddetti libri (digitalmente) aumentati, gli enhanced books? Chi ha esperienza di rete sa che ormai ‘leggere’ è una pratica che non ha più a fare unicamente con la lettura lineare di testo scritto: gli stessi mutamenti del web – delle sue tecnologie, delle infrastrutture e dei suoi usi sociali – ci hanno abituato a una relazione normale con contenuti fatti di testo, immagini, suoni, video, elementi interattivi.