20mila insegnanti dicono no alla regionalizzazione della scuola

La regionalizzazione della pubblica istruzione è una proposta INCOSTITUZIONALE. Essa non trova spazio nelle proposte che mirano a diversificare l’offerta formativa già abbastanza flessibile per via dell’autonomia scolastica che di fatto in molti contesti è risultata fin troppo deleteria. La regionalizzazione dell’istruzione mira a differenziare classi di dipendenti dello Stato, diversificare gli stipendi, diversificare la spesa sulla scuola.  La scuola deve essere unica, accessibile e di qualità su tutto il territorio nazionale senza differenze tra regioni eccezione fatta per quelle a statuto speciale laddove l’istruzione è materia di differenziazione.