Concorso a Ds 2017: le ingiustizie della prova scritta e i possibili ricorsi di chi verrà escluso dall'orale


Nel concorso per il reclutamento dei 2416 Dirigenti Scolastici bandito con decreto Direttoriale pubblicato nella Gazzetta ufficiale n° 90 del 24/11/2017 sono state evidenziate da alcuni candidati le seguenti ingiustizie procedurali:

  1. La prova scritta si è svolta il 18 Ottobre 2018, in violazione dell’art. 5 del Decreto Dipartimentale del 24/07/2018, con cui si pubblicava l’elenco degli ammessi.
  2. Non solo non sono stati rispettati i tempi (120 giorni) per il ricorso al Presidente della Repubblica ma neanche quelli per il ricorso al T.A.R. (60 giorni) perché si deve tener conto del periodo di sospensione dell’attività giudiziaria (mese di Agosto).
  3. La prova scritta si è svolta non rispettando l’art. 8 comma 2 del bando che prevedeva che la prova doveva essere unica su tutto il territorio nazionale, invece causa “allerta meteo” nella regione Sardegna la prova con decreto dell’USR Sardegna veniva rinviata a data da destinarsi e successivamente fissata al 13 Dicembre.
  4. Dopo la prova scritta molti candidati lamentano che le loro risposte non sono state memorizzate trovandosi una schermata bianca alla fine della prova, mentre altri lamentavano che non avevano possibilità di rileggere il quesito al quale rispondere a queste problematiche da aggiungersi ancora i numerosi black out, i malfunzionamenti delle postazioni informatiche, la disparità di trattamento nell’utilizzo del codice delle leggi e del CCNL, dove le diverse commissioni non hanno adottato criteri omogenei.