Ci sono i dirigenti scolastici seri e dirigenti scolastici furbi

Sta facendo discutere la norma del “decreto concretezza” che prevede di introdurre le impronte digitali per la trasparenza nelle scuole. A tal riguardo riportiamo uno stralcio di un articolo pubblicato su Il Sussidiario: "Ci sono i dirigenti scolastici seri, che lavorano con coscienza, al mattino e al pomeriggio, seguono gli studenti, parlano con i docenti e genitori, tentando di risolvere le mille problematiche umane della comunità scolastica. Spesso si scapicollano nei 7, 8, a volte 10 o più plessi in cui è articolata la propria istituzione scolastica, vanno a riunioni anche inconcludenti dalla provincia al comune, sino alla regione o al ministero.  Ma ci sono anche i dirigenti scolastici furbi, che delegano a collaboratori che spesso si prendono grane che nessuno vuole, arrivano al lavoro a qualsiasi ora, non ricevono mai il personale docente e hanno l’aura di essere impegnati, tanto da apparire inavvicinabili. Ebbene, sono sotto gli occhi di tutti e non ci vogliono gli apparati elettronici per misurare la loro efficienza, perché chi non vuol lavorare non lavora. Incrementare gli ispettori non sarebbe male ".