Concorso a Ds: la violazione del bando


Si stanno facendo sempre più insistenti le voci di un possibile ricorso alla non ammissione alla prova orale del concorso a Dirigente scolastico basato sul fatto che la prova scritta non sia stata “ unica” a livello nazionale. Vediamo di approfondire l’argomento.
Il bando per il reclutamento di dirigenti scolastici, pubblicato in G.U. il 24 novembre 2017 n. 90, IV serie speciale, all’art. 8, comma 2, recita: “La prova scritta è unica su tutto il territorio nazionale e si svolge in una unica data in una o più regioni, scelte dal Ministero, nelle sedi individuate dagli USR.”. L’art. 12 continua: “[…..] Qualora, per cause di forza maggiore sopravvenute, non sia possibile l'espletamento della prova scritta nella giornata programmata, ne viene stabilito il rinvio con comunicazione, anche in forma orale, ai candidati presenti.”
Le cause di forza maggiore, di cui all’art. 12 del succitato bando, si sono verificate in quanto:
- In data 12 ottobre 2018, il Tar del Lazio disponeva, con apposita ordinanza, la ripetizione della prova preselettiva per 91 docenti campani a causa dell’“interruzione del funzionamento delle procedure informatiche” e, contestualmente, ordinava la sospensione della graduatoria degli ammessi alla prova scritta.
- In data 17 ottobre 2018 l’U.S.R. della Sardegna determinava il differimento della prova scritta per i sardi, a seguito di un’ordinanza di chiusura delle scuole disposta dal Sindaco di Cagliari, sede unica della prova, a causa di condizioni metereologiche avverse.
In data 9 novembre 2018, in Gazzetta Ufficiale veniva pubblicato il diario per la prova scritta in Sardegna, fissata per il 13 dicembre 2018.
La prova scritta “unica su tutto il territorio nazionale” diventa “diversa” con conseguente determinazione di disparità di trattamento per tutti i candidati!