Riportiamo un post della Senatrice
Bianca Laura Granato riguardante il suo disegno di legge utile a porre un
argine all’eccesso di contenzioso tra Docenti e Dirigenti scolastici. Il post
recita così:
Autonomia scolastica? A beneficio di
chi??!!
Se le istituzioni scolastiche non
fossero autonome, come lo sono diventate grazie alla riforma Bassanini del
1997, avremmo:
– certezza della qualità di tutte le
scuole del Paese;
– garanzia del rispetto di regole uguali
per tutte le scuole del Paese;
– certezza dei diritti degli studenti e
di tutti i docenti e il personale ATA delle scuole del Paese;
-certezza del valore dei titoli di
studio.
Oggi, grazie alle riforme di centro
sinistra e di centro destra, ci ritroviamo tante scuole come tanti microcosmi,
sulla cui qualità nessuno vigila. Mancano strumenti di controllo, manca anche
la volontà di esercitarlo un controllo. Sindacati divisi tra gli interessi dei
dirigenti e quelli dei docenti, non costituiscono alcuna garanzia, al
contrario, si sono volentieri lavati le mani riguardo ai rapporti disfunzionali
all’interno delle scuole, scaricando le rogne dei contenziosi sui tribunali.
Contenziosi che possono durare un intero anno scolastico e che comunque sono a
carico dei contribuenti. Docenti, studenti e famiglie sono oggi in balia della
sorte..
Troppi interessi girano intorno all’autonomia!
Se volete misurare l’impegno dei
parlamentari sulla scuola, chiedete loro cosa ne pensino dell’autonomia…
La scuola è un’opportunità irripetibile
per ciascuno cittadino, non può essere affidata alla buona sorte!
Ci sono alcuni strumenti che devono
essere inderogabilmente gestiti in maniera collegiale, la formazione delle
classi, l’assegnazione dei docenti alle classi, l’orario didattico.
Non sempre ciò avviene, nonostante il
Testo Unico lo preveda, e le scuole, i territori, gli studenti e i docenti ne
pagano le conseguenze.
Ma la scuola NON è un’azienda, è un’istituzione a
servizio della collettività!
Se un’azienda fallisce paga prima l’imprenditore,
se fallisce una scuola, paga solo la collettività. Oggi è così.
Per porre un argine a situazioni che
intaccano i diritti di tutti, che sono il fondamento del buon funzionamento
della scuola statale pubblica, ho fatto un disegno di legge che prevede la
possibilità di un ricorso rapido per rescindere i provvedimenti illegittimi dei
dirigenti scolastici sulle materie più dirimenti.