Riportiamo una parte significativa di un
articolo dal titolo” Meno didattica e tanti “progetti” inutili: così hanno distrutto la scuola”. Uno squarcio sul mondo della scuola che illustra una
realtà che oggi tutti gli insegnanti italiani stanno vivendo.
Lo stralcio dell’articolo recita così: “Chiunque
abbia dei figli alle primarie di primo e secondo grado non può non aver notato
la profusione di proposte che hanno trasformato la Scuola in un bazar dove
chiunque può esporre la “merce” con i nostri figli a fare le cavie. I progetti
sono i più disparati: per l’ambiente, per la pace, per l’accoglienza, per la
legalità e contro la mafia, contro il bullismo, contro il razzismo, le
discriminazioni, le Giornate Mondiali, senza contare gli Open Day o
l’autogestione; l’elenco delle attività che tolgono tempo, concentrazione ed
energia a interrogazioni, verifiche, correzione dei compiti e spiegazioni è
lungo.
Nella Scuola le attività extra curricolari possano arrivare a sottrarre
dal 20 al 30% delle ore che dovrebbero essere a disposizione dei docenti. Le aule
sono un luogo dove la didattica è sempre meno di casa. Ricco invece il
calendario stilato con le associazioni la cui mission è occupare gli istituti
per colonizzare le menti. Tanto a chi importa se tutte queste attività creano
disorientamento negli alunni e li allontanano dallo studio? E’ tutto calcolato:
lo prevede la “Buona Scuola” e le riforme che hanno demolito un’istituzione che
ha funzionato benissimo per 70 anni. Oggi si deve offrire una sventagliata di
attrazioni e sono i Presidi ad organizzarle, per “farsi vedere” e fare
carriera. Porte aperte quindi a proposte di tutti i generi, largo alla novità
per coniugare marketing e didattica.
L’utente (studente) infatti non deve
annoiarsi, non deve fare sforzi eccessivi perché a scuola deve “stare bene”. Ce
lo chiede l’Europa, il Consiglio d’Istituto e molti genitori garruli ed ignari
più delle loro creature che a forza di fare progetti dopo 8 anni di scuola
dell’obbligo sono incapaci di usare un congiuntivo di leggere e scrivere una
frase semplice “.