Decreto Brunetta: 3 motivi per licenziare un insegnante di ruolo



Con il cosiddetto Decreto Brunetta, i docenti possono essere licenziati in quanto dal punto di vista disciplinare sono soggetti, oltre alla legislazione speciale prevista dal Testo Unico dell'Istruzione, anche alla normativa generale che disciplina la materia del pubblico impiego.
Le motivazioni sono le più disparate e spesso derivano da gravi violazioni e da illeciti disciplinari, come aver arrecato intenzionalmente danno all'istituto, agli studenti e alle famiglie o aver violato ordini e direttive connesse allo svolgimento delle proprie mansioni.
Tuttavia anche l'incapacità professionale o la non idoneità possono essere motivo di licenziamento, che siano esse dovute a scarso rendimento o a motivi di salute.
Come vedete ci troviamo davanti a diversi tipi di motivi per cui un docente, anche se a tempo indeterminato, può essere licenziato, ma sono tutti riconducibili a queste 3 categorie:

Licenziamento per scarso rendimento protratto;
Licenziamento per mancato superamento del periodo di prova;
Licenziamento per motivi disciplinari;