Con il cosiddetto Decreto Brunetta, i
docenti possono essere licenziati in quanto dal punto di vista disciplinare
sono soggetti, oltre alla legislazione speciale prevista dal Testo Unico
dell'Istruzione, anche alla normativa generale che disciplina la materia del
pubblico impiego.
Le motivazioni sono le più disparate e
spesso derivano da gravi violazioni e da illeciti disciplinari, come aver
arrecato intenzionalmente danno all'istituto, agli studenti e alle famiglie o
aver violato ordini e direttive connesse allo svolgimento delle proprie
mansioni.
Tuttavia anche l'incapacità
professionale o la non idoneità possono essere motivo di licenziamento, che
siano esse dovute a scarso rendimento o a motivi di salute.
Come vedete ci troviamo davanti a
diversi tipi di motivi per cui un docente, anche se a tempo indeterminato, può
essere licenziato, ma sono tutti riconducibili a queste 3 categorie:
Licenziamento per scarso rendimento
protratto;
Licenziamento per mancato superamento
del periodo di prova;
Licenziamento per motivi disciplinari;