In attesa che il Ministero
dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca indichi il maxi-concorso per
docenti delle scuole di ogni ordine e grado, da Bruxelles qualche settimana fa
arrivarono indicazioni ben precise sul trattamento economico degli insegnanti.
Secondo l’Unione Europea, c’è una relazione diretta tra la qualità
dell’istruzione del nostro Paese e la produttività “tendenzialmente stagnante”
dei lavoratori italiani. La situazione, in particolare “è dovuta alle debolezze
del sistema di istruzione e formazione e alla scarsità della domanda di
competenze elevate. Migliorare, quindi, la qualità del sistema di istruzione e
formazione rappresenta una sfida importante”.
Servirebbe quindi investire nel
settore dell’istruzione, così da poter attirare insegnanti più preparati e
qualificati e motivarli con un salario più elevato rispetto a quelli attuali
(secondo un recente sondaggio AlmaLaurea, i titoli legati all’insegnamento sono
quelli che assicurano gli stipendi mensili più bassi).